Il Covid-19 ci ha resto più forti, siamo l’atelier dell’acciaio inox di Codogno
Due anni dopo lo scoppio della pandemia Covid-19 a Codogno: cosa è cambiato
Francesca Pizzigati intervistata da SiderWeb
Il Covid-19 ci ha resto più forti, siamo l’atelier dell’acciaio inox di Codogno.
Prima del Covid-19 ci definivamo “gli specialisti degli acciai inox speciali”.
Trattavamo inox bugnato di diverse tipologie e finiture. Le lamiere rigidizzate, decorate e colorate che ci rendevano un unicum sul territorio provinciale e regionale, e con pochi competitors anche a livello nazionale.
Oggi puntiamo a diventare sempre più un atelier dell’acciaio, partendo da materie prime di alta qualità che offrono già grandi margini di personalizzazione per aggiungere servizi su misura che includono anche la lavorazione.
Sono passati due anni esatti dal giorno in cui a Codogno iniziò a diffondersi la notizia che il paziente 1 italiano affetto da Covid-19 era ricoverato al nostro ospedale cittadino.
Due anni da quando ci siamo trovati per primi in Italia a dover riconoscere che il virus era arrivato nel nostro paese.
I primi a dover fare i conti con una pandemia che sembrava lontana ed era improvvisamente arrivata nella nostra placida pianura.
In questa ricorrenza triste, è inevitabile provare a tirare le somme e capire come è stata affrontata la tempesta.
Per dirla con le parole della Dott.ssa Francesca Pizzigati: abbiamo imparato che i problemi possono sempre essere trasformati in opportunità.
Il resto lo racconta l’intervista realizzata da Marco Torricelli per SiderWeb.
