In questi giorni a Steel Service celebriamo una ricorrenza speciale e insolita: Steel Woman, il cortometraggio finalista alla prima edizione FilmImpresa, festeggia il suo primo compleanno.

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Un anno di Steel Woman

Come è accaduto nel 2023, anche quest’anno si tiene – proprio in questi giorni – il festival dedicato alle elaborazioni cinematografiche prodotte e/o generate dietro lo stimolo del mondo imprenditoriale italiano.
Mentre FilmImpresa, questo il nome del concorso ideato e coordinato da Unindustria, sta ha alzato il sipario sulla sua seconda edizione, il nostro pensiero non può che andare ai giorni in cui la Dott.ssa Francesca Pizzigati ha calcato il suo primo tappeto rosso, partecipando e portando Steel Service al loro primo festival del cinema.

“Sono contenta, davvero contenta. Un’esperienza incredibile.”
Così la Dott.ssa Pizzigati, amministratrice unica di Steel Service, riassume l’esperienza alla Casa del Cinema di Roma.
Orgoglio vero, senza alcuna ombra di rimorsi o rimpianti sul risultato finale.
“Sono stati due giorni preziosi anche se non abbiamo vinto. La vittoria non è mai stata l’obiettivo primario, per noi è stato un grande successo l’essere arrivati in finale.”

Riflettendo, poi, sui giorni frenetici in cui il cortometraggio Steel Woman è stato concepito e realizzato, e sugli intenti di questa esperienza, Pizzigati afferma: “ho semplicemente voluto aprire le porte della mia azienda e mostrare la mia quotidianità come donna d’impresa. E come nel fare impresa sia importante curare le relazioni dentro e fuori l’azienda, con i collaboratori e i partner.”

Un anno di “Steel Woman”, alcune foto del backstage

Un tema a cui anche le altre aziende selezionate si sono mostrate sensibili e interessate.

“Il confronto con gli altri imprenditori, con le altre storie d’impresa raccontate nei corti in gara, ma anche le conferenze e i dibattiti a cui ho assistito e partecipato durante il festival hanno portato delle conferme sul valore del modello imprenditoriale che adottiamo in azienda fin dalle origini.

Dal punto di vista commerciale siamo sempre stati una realtà con una capacità di flessibilità altissima, potendo cambiare agilmente in base alle richieste del mercato e ai bisogni dei clienti.
Considerando il ‘fare impresa’ come un concetto più ampio, abbiamo sempre creduto nel valore delle relazioni, che siano umane tra datore di lavoro e dipendente, con le famiglie (la propria e quelle di chi lavora con te), con i partner o con il territorio.

Steel Woman racconta questi aspetti, e grazie ai commenti che ho ricevuto dopo la proiezione del corto so che i nostri valori sono arrivati, sono stati riconosciuti nelle scelte che abbiamo compiuto in questi anni e sono stati capiti e apprezzati.”

Generazioni che non si limitano a convivere, ma lavorano insieme, ognuna portando contenuti, competenze e modalità di lavoro e di concepire il mondo tutte valide e tutte arricchenti.
Collaborazioni con altre aziende in modo trasversale ai settori e ai mercati.
Attenzione verso il territorio e coinvolgimento della comunità senza approcci paternalistici o capitalistici, ma per pura volontà di partecipazione e condivisione.
Questi i valori con cui Steel Service guarda al presente e al futuro.

“Per questo risultato non posso che ringraziare tutti coloro che ci hanno permesso di arrivare fin qui.
Dai partner che hanno curato la realizzazione di ‘Steel Woman’ alla squadra Steel Service, dai fornitori che ci hanno supportato, fino ai clienti che ci hanno scelto e continuano a sceglierci, permettendoci di diventare l’azienda che siamo, con questa storia e identità.”

Di cosa parla Steel Woman?

Ha preso le redini dell’azienda a Codogno durante il periodo della zona rossa, ha condotto convogli di aiuti in Ucraina, ha portato la casa in azienda creando un ambiente accogliente per marito e figli.
Il documentario racconta in modo convincente le ragioni per le quali Francesca Pizzigati viene chiamata “steel woman”: il fatto che venda acciaio, è solo una fra tante.

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